domenica 28 ottobre 2012

Fiab IL CICLONE onlus: Il bosco fatato (report)


Il bosco fatato (domenica 21 ottobre 2012)

Una calda giornata di ottobre ha salutato i partecipanti alla escursione in bicicletta organizzata da Frates – gruppo di Maglie e Fiab IL CICLONE onlus – Associazione CicloAttivi Maglie. Alle ore 9.30 l'allegro gruppo ha lasciato Maglie per imboccare una delle tante stradine di campagna che innervano fittamente il territorio salentino. Grandi e piccini hanno quindi pedalato tranquillamente per immergersi lentamente in un oceano verde di ulivi secolari fino a giungere alla meta dopo circa 10 km di percorso.
Siamo nell'antico Bosco Belvedere, un'estesa area un tempo occupata da paludi e da enormi querce.
Gli escursionisti in bicicletta hanno potuto osservare uno dei tanti canali presenti nell'area del Salento centro-meridionale e l'inghiottitoio carsico, posto nelle vicinanze di un antico trappito ipogeo, che riceve le sue acque per trasferirle nel sottosuolo. Da qui sono stati sufficienti pochi passi per ritrovarsi in mezzo a enormi ulivi secolari dalle chiome maestose e dal tronco contorto che hanno invitato i più giovani ad emozionanti arrampicate ed ardite esplorazioni.
Il gruppo di escursionisti sono stati infine coccolati dai volontari dell'associazione Fratres che hanno offerto bevande varie e degli ottimi pasticciotti prima di iniziare il percorso di rientro. Una carica di energia che ha permesso ai partecipanti di ritornare a casa serenamente.
Enorme soddisfazione tra i soci di Fiab IL CICLONE onlus che hanno organizzato con pazienza e competenza l'escursione per aver donato ai partecipanti l'esperienza unica di trascorrere in allegra compagnia una domenica mattina, senza inquinare, migliorando la conoscenza del proprio territorio e facendo in maniera del tutto gratuita del salutare esercizio fisico.



domenica 30 settembre 2012

Fiab IL CICLONE onlus: report Tricase 2012

Otto soci temerari di Fiab IL CICLONE hanno aperto un varco nel caldo estivo di fine settembre navigando a pedali spiegati attraverso l'oceano verde del Bosco Belvedere. Destinazione Tricase (via Lucugnano), VI Forum Provinciale del Volontariato.


Affilate le ruote, seguite il solco......

mercoledì 26 settembre 2012

Davanti a tutti.




Le spiagge del Salento sono gremiti di ciclisti. Non ciclisti sportivi con le loro tutine sgargianti e bici da migliaia di euro nè cicloturisti che si trascinano affaticati su bici piene di borse e borsette. Sono turisti che si muovono in bicicletta dai numerosi residence sorti all'intorno del litorale di Otranto per raggiungere il mare. Hanno scoperto che in bici si può arrivare tranquillamente sino in spiaggia, si evitano gli ingorghi del traffico estivo, non si paga parcheggio, non c'è da attendere nessuna navetta, ci si diverte.
Un traffico ciclistico così intenso da giustificare un minimo di regolamentazione spontanea (la foto si riferisce infatti ad un segnale posto davanti al corridoio d'entrata di un lido in località Specchiulla).
Un paese desideroso di sviluppare il turismo balneare avrebbe già progettato e realizzato una rete di percorsi ciclabili per collegare in sicurezza la stazione ferroviaria di Otranto, la città di Otranto, i numerosi alberghi, residence, agriturismi presenti nell'area con i principali lidi e luoghi di balneazione presenti lungo costa. Avrebbe già realizzato un servizio di bike-sharing per il mare, strutture a sostegno dei ciclisti (punti di gonfiaggio pneumatici, fontanelle per rinfrescarsi, rastrelliere, ecc.). E invece noi pensiamo al raddoppio della Maglie - Otranto e a sacrificare migliaia di ulivi. 
Affilate le ruote, seguite il solco....


mercoledì 19 settembre 2012

Dreaming Wooden Bridge (sognando Ponte di Legno)





Oggi pomeriggio ero lì. Ero seduto in una grande sala del Castello di Corigliano con intorno un pò di gente, molte giacche e cravatte. Un convegno sulla raccolta differenziata porta a porta.

Ascolto gli interventi del moderatore, del Sindaco e poi si apre uno squarcio. Prende la parola l'Assessore all'Ambiente del comune di Ponte di Legno, un piccolo comune di 1800 abitanti circa nel cuore delle Alpi lombarde. Mi racconta come funziona la raccolta differenziata in quel comune, illustra tutto il lavoro eseguito per divenire in soli 6 mesi il primo comune italiana come percentuale di raccolta differenziata, accenna ai progetti futuri per migliorare ancora il servizio di raccolta e diminuire le tariffe, parla di responsabilità, di politica che deve saper guardare lontano, condurre la comunità verso le sfide del futuro......

 
In fondo allo squarcio aperto da queste parole inusitate alle nostre latitudini risale dalla profondità della mia memoria  l'intervento del nostro Primo Cittadino quando Fiab IL CICLONE onlus consegnò nelle sue mani il 13 gennaio 2011 le firme di 2346 cittadini che chiedevano la chiusura del centro storico al traffico motorizzato:
"...Io ho presentato un programma che è una parte del programma che tu hai letto perchè nello stesso programma, ovviamente capendo quale erano le difficoltà che obiettivamente ci stanno, che non sono solo le difficoltà legate agli abitanti di Maglie, ma saremo curiosi di vedere quanti di quelli che hanno firmato magari girano centinaia di volte in piazza in tutti i periodi dell'anno, ma è collegato soprattutto a una realtà come quella di Maglie alla quale bisogna dare una risposta..." Per fortuna bastano poche parole per richiudere lo squarcio.

Follow the truck, sharpen your wheels!

domenica 16 settembre 2012

Atterrate ragazzi!

 
Cari ragazzi della Scuola Media di via Manzoni di Maglie potete finalmente atterrare. Dopo aver seguito per qualche giorno l'invito di “volare alto”, inaugurando così una nuova tecnica di mobilità sostenibile, ed esservi impegnati in voli imprevedibili ed ascese velocissime è giunto il momento di atterrare (vedi post “Volare alto ragazzi” del 12 settembre 2012).
Dimenticate le attese del campanello d'entrata pigiati come sardine sul misero marciapiede, scordatevi il pericolo costante delle auto in transito all'uscita di scuola (vedi post “Ragazzi da marciapiede” del 22 aprile 2012): da oggi un vistoso segnale di divieto di accesso vi dona lo spazio vitale per poter attendere in tranquillità il campanello d'entrata e poter defluire comodamente all'uscita (auto parcheggiate permettendo).


Affiliamo le ruote, seguiamo il solco......

mercoledì 12 settembre 2012

Volate alto ragazzi!

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Chi sino ad oggi ha creduto di essere amministrato in maniera sciatta si dovrà ricredere. Tutti quelli che pensano che l'unica preoccupazione dei nostri amministratori sia quella di evitare che a Maglie ci sia un pur minimo cambiamento, dovrà cambiare idea. I numerosi cittadini che per anni hanno invocato senza alcun risultato la chiusura del centro storico, interventi per la moderazione del traffico ed una politica di promozione della mobilità pedonale e ciclistica  saranno soddisfatti.
Un vero e proprio colpo di genio.
Gli alunni di Maglie sono costretti a subire quotidianamente l'assalto furioso di uno sciame di rumorose e velenose automobili (vedi il post “L'assalto quotidiano” del 22 febbraio 2012)? Il traffico intenso per le strade di Maglie e l'inesistenza di percorsi sicuri non permette agli alunni di recarsi in autonomia da casa a scuola e viceversa? Gli studenti delle Scuole Medie sono costretti ad attendere il campanello d'inizio lezioni compressi come sardine su di un misero marciapiede (vedi post “Ragazzi da marciapiede” del 29 aprile 2012?
La soluzione è presto trovata (un colpo di genio): volate alto ragazzi! 

Volate alto ragazzi! Libratevi in aria come il vostro santo protettore e ammirate dall'alto il lungo serpentone di auto in sosta, l'inestricabile coacervo delle auto in transito, la nube tossica che si propaga dal basso. Volate alto ragazzi, finalmente liberi di muovervi in autonomia e sicurezza sopra le strade della nostra città.

Volate alto ragazzi, una idea geniale vi ha liberato dal carcere mattutino dell'auto di mamma e dalla violenza delle sue imprecazioni da automobilista stressato. Volare alto ragazzi, una idea geniale vi permette ora di attendere la campanella volteggiando tranquillamente intorno alla scuola, di sussurrare nell'orecchio dell'amica i segreti innocenti dell'adolescenza, di far colpo sulle ragazze picchiando e cabrando come gabbiani ubriachi.
Volate alto ragazzi e ogni tanto ricordatevi di pedalare.

domenica 9 settembre 2012

Fiab IL CICLONE onlus: Finibus Terrae (1 settembre 2012) - le immagini

Sabato 1 settembre 2012 un folto gruppo di ciclo-pellegrini ha sfidato il caldo umido sciroccale per raggiungere il Santuario di Santa Maria di Leuca. Maglie, Sanarica, Poggiardo, Ortelle, Diso, Andrano, Tricase, Corsano, Gagliano del Capo e finalmente Leuca.
55 km di paesaggi stupendi, lungo stradine di campagna piene di storia (e purtroppo in alcuni punti anche di rifiuti abbandonati) che ci hanno permesso di navigare in sicurezza nell'oceano di ulivi che ammanta la nostra terra.
Il ritorno, come tradizione, è stato effettuato in treno, un vero e proprio tuffo nel tempo passato e in quello che dovrà venire (treno+bici sarà la mobilità del futuro, ma di questo ne parlerò più dettagliatamente in un prossimo post).
Ho incollato sulle note di una pizzica cantata da Anna Cinzia Villani le immagini più significative di questa esperienza. Buona visione e seguite il solco...



domenica 26 agosto 2012

Un colpo di genio....

 


Ormai ci siamo. 
Il parco giochi diventa una barriera spartitraffico. Un'isola di verde fasciata da due corsie pavimentate con dei graziosi elementi autobloccanti.
Il posto ideale dove confinare un povero bambino, sperando che si diverta tanto e che non gli venga mai in mente di attraversare la strada (sarebbe morte certa, quale automobilista si aspetterebbe di piombare con l'auto in mezzo ad un parco giochi?) e di respirare troppo profondamente (anche in questo caso i gas esausti delle auto in transito e le polveri sottili risollevate dai pneumatici non gli lascerebbero scampo).
Quando di dice: un colpo di genio.

mercoledì 22 agosto 2012

Ricordi di viaggio: L'Ultima Crociata 3 (Oria, 9-11 agosto 2008)

Quattro anni fa un agguerrito manipolo di soci di Fiab IL CICLONE sperimentava per la prima volta l'euforia di un viaggio in bicicletta. La meta era Oria in festa per il Torneo dei Rioni.
L'avventura suscitò una emozione così forte e intensa che una volta tornato a casa scrissi un piccolo libello per fissare gli episodi salienti del viaggio ed alcune riflessioni.

Oggi, a distanza di quattro anni da quel viaggio di iniziazione, mi piace riportare su questo blog la terza selezione delle mie personali note di viaggio.

 
Ovvero la storia di Salvatore e di un battesimo dimenticato.
Vengo con voi sino ad un certo punto e poi rientro a Maglie. Mi dispiace verrei con voi sino ad Oria, ma domani devo essere al battesimo di mio nipote. Non posso mancare.
Così Salvatore annunciava alle ore 5.00 in Piazza A.Moro l'inizio della sua pedalata.
Il percorso comincia a materializzarsi nel fresco del mattino sotto la spinta di potenti pedalate. Salvatore è già a Cutrofiano (ore 5.50; km 9), Galatina (ore 6.25; km 15) procedendo lentamente ma inesorabilmente lungo la piega spazio-temporale che ci trasferirà ad Oria. E così pedalata dopo pedalata lo spazio e il tempo cominciano a dilatarsi. Il battesimo è presto diluito nei meandri del labirinto ipnotico delineato dalle stradine di campagna, il ricordo dell'impegno si dilata all'infinito per svanire nei minuti ormai divenuti secoli. Collemeto (ore 7.15; km 22), Copertino (ore 8.15; km 30), Campi Salentina (ore 10.50; km 46), la pausa a Cellino (ore 12.30-15.00, km 65 ) ed ecco apparire l'agognata Oria (ore 18.30; km 110), poco oltre l'orizzonte metabolico di Salvatore.
Alle ore 18.30, dopo aver attraversato una stradina in mezzo a due cimiteri, la porta spazio-temporale si chiude: Salvatore si schianta nella dimensione abituale dello spazio e del tempo dominato dall' imminente ma ormai irraggiungibile battesimo, che si staglia come un enorme e minaccioso monolite sul suo paesaggio mentale. L'essenziale ciclista cerca per un momento di trovare una soluzione alla imbarazzante situazione, ma il corpo affamato lo conduce rapidamente alla trattoria di Saverio dove insieme agli altri crociati concluderà in bellezza la lunghissima giornata. La notte coglierà l'essenziale ciclista nel riposo del giusto, reso umido dalla temperatura rovente. L'indomani mattina cercherà di spiegare alla sorella le ragioni della sua assenza che non è da imputare a cattiva volontà o negligenza ma a voragini spazio-temporali comparse allimprovviso lungo il percorso, a generosi alberi da frutto inchinatisi al passaggio degli ultimi crociati, a piccole città sconosciute che hanno saputo offrire ristoro e conforto.
Gli ultimi crociati che gli fanno da corona sul sacrato della chiesa, palcoscenico della surreale conversazione telefonica, annuiscono sottolineando silenziosi le affermazioni più straordinarie dell'essenziale ciclista. Loro, gli iniziati, comprendono. La sorella, i parenti e gli invitati tutti probabilmente non lo perdoneranno mai.

domenica 19 agosto 2012

Rcordi di viaggio: L'Ultima Crociata 2 (Oria, 9-11 agosto 2008)

Quattro anni fa un agguerrito manipolo di soci di Fiab IL CICLONE sperimentava per la prima volta l'euforia di un viaggio in bicicletta. La meta era Oria in festa per il Torneo dei Rioni.
L'avventura suscitò una emozione così forte e intensa che una volta tornato a casa scrissi un piccolo libello per fissare gli episodi salienti del viaggio ed alcune riflessioni.

Oggi, a distanza di quattro anni da quel viaggio di iniziazione, mi piace riportare su questo blog la seconda selezione delle mie personali note di viaggio.


L'Ultima Crociata (Oria, 9-10-11 agosto 2012) ovvero in viaggio all'interno di nuovi spazi geografici e dimensioni temporali.
Oria è lì, dietro l'angolo. Poco più di 100 chilometri di superstrada e neanche un'ora di percorrenza in automobile. La noia del viaggio è ammazzata da una sigaretta fumata con condizionatore e stereo accesi. L'organismo sprofondato in posizione fetale nella poltrona di guida, inattivo dietro al volante, reagisce accumulando colesterolo e trigliceridi, ipertensione e noia.
Ma in bici è diverso. Il movimento ipnotico della pedalata spalanca le porte dello spazio e del tempo. Il paese medievale viene raggiunto partendo da Maglie all'alba, per sfruttare le ore più fresche della giornata. Seguiranno 10 ore in sella, lungo stradine di campagna mai percorse, attraversando paesaggi di colpo tornati sconosciuti (in che paese siamo arrivati? E' la prima domanda che mi rivolgono i compagni d'aventura appena entriamo in un centro urbano).
L'unica, fresca fontanella nel centro storico di Campi Salentina, chiuso inaspettatamente al traffico veicolare, diventa un'oasi nel deserto, eccita gli animi più giovani subito impegnati in giochi acquatici, ristora la mente ed il corpo dalle cinque ore di pedalata compiute con temperature crescenti ed infine infuocate.
In quale sogno (o incubo) fantastico avremmo mai immaginato di rinfrancarci dalla calura del mezzogiorno di agosto all'ombra degli ulivi di Albano? Uno dopo l'altro ci abbandoniamo al nostro destino, lasciando sciogliere la fatica su un verde prato o su una fresca panchina.
Arriveremo ad Oria al tramonto. Ma la sensazione è quella di aver pedalato per una settimana. Gli eventi trascorsi nella lunga giornata sono lontani e ora giacciono appesi su alberi di fico e mandorli, avvolti in camere d'aria forate, disciolti in innumerevoli borracce d'acqua, agganciati a risate senza fine.
Ma ormai Oria è davanti a noi. Una fugace apparizione del castello dominato da nubi e rombi di pioggia, ci prepara al rientro nella abituale dimensione dello spazio e del tempo.
 

domenica 12 agosto 2012

Ricordi di viaggio: L'ultima crociata 1 (Oria, 9-11 agosto 2008)

Quattro anni fa un agguerrito manipolo di soci di Fiab IL CICLONE sperimentava per la prima volta l'euforia di un viaggio in bicicletta. La meta era Oria in festa per il Torneo dei Rioni.


L'avventura suscitò una emozione così forte e intensa che una volta tornato a casa scrissi un piccolo libello per fissare gli episodi salienti del viaggio ed alcune riflessioni.

Oggi, a distanza di quattro anni da quel viaggio di iniziazione, mi piace riportare su questo blog qualcuna delle mie personali note di viaggio.


L'Ultima Crociata (Oria, 9-10-11 agosto 2008) ovvero ai limiti dell'orizzonte metabolico.

Quanti chilometri possiamo compiere a piedi senza sforzo esagerato?
Quanta strada possiamo percorrere in bici prima dello sfinimento?
Qual è il nostro orizzonte metabolico , cioè la distanza massima giornaliera che possiamo compiere facilmente a piedi e/o in bici?
Quanti conoscono o stimano correttamente questo dato? A giudicare dal numero di automobili che circolano vorticosamente nel nostro piccolo villaggio, pochi esseri umani.
Il primo obiettivo del manipolo di uomini dell'Ultima Crociata è proprio questo: raggiungere il proprio orizzonte metabolico, sperando che sia oltre la cresta del cordone dunare fossile su cui sorge impietrito il castello di Federico II.

File:Panorama di Oria da Nord.jpg

domenica 5 agosto 2012

La maledizione di Flora


Ci era riuscito. Nonostante si fosse limitato a galleggiare per cinque anni, schivando abilmente i tranelli progettati dall'opposizione  e da qualche associazione "non allineata", ci era riuscito. La maggioranza dei votanti dell'allegro paesello aveva deciso di riconfermarlo Primo Cittadino per altri cinque anni.
Si preparò una grande festa con numerosi invitati come si conviene in ogni paese civile . Tutte le persone che contavano erano lì, a sgomitare per una foto ricordo con il Primo, per una fetta di torta, per un sorso di spumante. Tutti tranne Flora.
La dolce Flora che tanto si era prodigata in campagna elettorale a conferire una aspetto gradevole al palco da cui il nostro Primo Cittadino aveva farfugliato invettive contro i cittadini invidiosi che gli volevano male, contro le opposizioni che per anni avevano tramato e tramavano ancora per offuscarne l'immagine, contro quelle associazioni eversive che non volevano conformarsi alla chiara linea politica del Primo Cittadino: impegnarsi a fondo, costantemente, caparbiemente perchè nell'allegro paesello non cambi nulla.
La dolce Flora così ricercata e corteggiata da centinaia di paesi e paeselli di tutta Italia veniva palesemente trascurata dal nostro Primo.
L'invito negato trasformò la dolce Flora in una strega. E come si conviene per una strega, lanciò una terribile maledizione: qualsiasi albero, grande o piccolo, piantato sul suolo dell'allegro paesello avrebbe sviluppato in breve tempo delle radici così imponenti da minare dalle fondamenta dapprima le case vicine e, infine, lo stesso Palazzo di Città.
Il Primo Cittadino terrorizzato dalla terribile maledizione non ebbe dubbi e fece sradicare risoluto qualsiasi albero avesse iniziato a produrre dei ringonfiamenti della superficie del terreno. Inoltre proibì la piantumazione di qualsiasi alberello o arbusto (la prudenza non è mai troppa) sul territorio cittadino.
Da quel giorno vissero tutti felici e contenti nell'allegro paesello avvolto nel grigio cemento.


domenica 29 luglio 2012

L' immobilità insostenibile (la pista ciclabile 4 anni fa)





Ringrazio Filippo Pagliara per avermi inviato il link di questo video inedito che ritrae l'unica pista (in)ciclabile di Maglie pochi giorni dopo la sua inaugurazione avvenuta quattro anni fa.




Il video lascia un pò l'amaro in bocca: in quattro anni nulla è cambiato....
Chissà perchè ma mi viene in mente la lettera che Fiab IL CICLONE scrisse  al Sindaco alla fine della sua passata amministrazione. Vi riporto qui uno stralcio invitando i più curiosi a leggere il documento per intero al seguente link:


..Non possiamo quindi nasconderci e fare finta che tutto vada e sia andato bene. Riteniamo infatti che la situazione del traffico e della qualità della vita nella nostra città siano molto peggiorate in questi ultimi 5 anni e che l'intero Consiglio Comunale non abbia fatto praticamente nulla per cercare di migliorare, anche in piccola misura, questa situazione.
In particolare, abbiamo avuto l'impressione che più che la ricerca e l'attuazione di politiche per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini magliesi (cfr. Linee Programmatiche di Mandato) la principale preoccupazione della sua  Amministrazione sia stata quella di mantenere lo status quo ad ogni costo, di non intaccare privilegi acquisiti e di non infrangere tabù ormai preistorici (per es. la chiusura del centro storico al traffico motorizzato).
Insomma, l'Amministrazione da Lei diretta non solo non ha cercato di perseguire in alcun modo le linee di indirizzo che si era prefissata in maniera del tutto autonoma all'inizio del mandato, ma è stata caratterizzata da una immobilità insostenibile rivelandosi, a nostro modesto giudizio, una pesante zavorra al cambiamento, ormai urgentemente necessario, verso modelli di mobilità e di organizzazione sociale veramenti moderni e sostenibili, capaci di garantire un significativo miglioramento della qualità della vita della nostra comunità......

Affilate le ruote, seguite il solco.....

mercoledì 25 luglio 2012

Oltre l'orizzonte ad oriente 5 (le montagne dell'Albania)

Siamo ormai giunti alla conclusione.
Riassumiamo brevemente i post precedenti. Partiamo nel cuore della notte da Maglie in bici il giorno del solstizio d'estate per assistere allo spettacolo del sole che sorge facendo capolino da dietro le montagne dell'Albania.

La mia convinzione (e di tutti quelli che ho avuto intorno nella mia vita sin qui) è che le montagne dell'Albania, i mitici monti Acrocerauni, si trovino all'orizzonte e che non sono sempre visibili a causa della notevole distanza (una settantina di chilometri) e la scarsa trasparenza dell'aria.
Assisteremo esterefatti ad una bellissima alba e il sole sollevandosi direttamente dal mare dissolverà in un attimo le antiche convinzioni: nessuna catena montuosa o cima innevata si frappone tra l'osservatore situato sulla spiaggia di Otranto e il sole!

E' chiaro quindi che i maestosi Acrocerauni si trovino OLTRE il nostro orizzonte. 



Come spiegare quindi la sporadica e magica comparsa delle loro cime innevate ricordandoci di quanto vicina sia l'altra sponda del Canale d'Otranto?
L'unica soluzione è che i raggi riflessi dalle montagne dell'Albania vengano deviati verso il basso, annullando di fatto la curvatura terrestre che li nasconde alla nostra vista.


Questo accade ogni qual volta nell'atmosfera sul Canale d'Otranto si viene a determinare una situazione di inversione termica, determinata dalla presenza di aria fredda a contatto con la superficie del mare, sovrastata da aria più calda. La differenza dell'indice di rifrazione dell'aria fredda e dell'aria calda fa si chè i raggi provenienti dall'altra sponda del Canale d'Otranto vengano incurvati verso il basso. Ed ecco, come per incanto, apparire all'orizzonte in tutta la loro possente mole, i mitici monti Acrocerauni.
In letteratura questo fenomeno è conosciuto come MIRAGGIO SUPERIORE.

Se volete saperne di più sui miraggi non vi resta che affilare costantemente le ruote e seguire pazientemente il solco.

domenica 22 luglio 2012

La pista (in)ciclabile di Maglie compie 4 anni!


Alla fine la fecero. Per rispondere forse alle pressanti richieste di Fiab IL CICLONE onlus realizzarono nel luglio del 2008 una pista ciclabile lungo viale Addolorata sacrificando alla causa della mobilità sostenibile 33 parcheggi a pagamento.
L'operazione, compiuta come di consueto in completa autonomia e in estremo silenzio, suscitò non poche perplessità tra i sostenitori della bici e tra i commercianti presenti nell'area.
I primi evidenziarono il fatto che questo moncone di pista ciclabile lungo appena un paio di centinaio di metri non serviva praticamente a nulla. Inoltre l'infrastruttura era stata realizzata non tenendo conto delle normative in vigore. In particolare, si segnalava come la pavimentazione estremamente sconnessa e i cordoli posti per delimitare la pista rappresentassero un vero pericolo per i ciclisti urbani di Maglie (http://lnx.lecceinrete.it/ilciclone).
I secondi si lamentarono della perdita dei parcheggi che, a loro dire, avrebbe sicuramente portato un notevole danno economico alle attività commerciali insistenti lungo viale Addolorata (http://www.belpaeseweb.it)
Non successe nulla.
Successivamente Fiab IL CICLONE onlus, evidenziando ancora una volta l'inutilità e la pericolosità dell'unica pista ciclabile di Maglie, propose di ripristinare i parcheggi a pagamento destinando i ricavi a finanziare le attività dell'Ufficio della Bicicletta, istituito sulla carta ma mai reso veramente operativo (vedi post "Infanzia abbandonata" del 13/02/2012).
Non successe nulla.



Oggi la pista ciclabile si è di fatto trasformata in un'area di parcheggio gratuito. Come dire: a Maglie le politiche di mobilità sostenibile finiscono per favorire le automobili e chi le sostiene.


Ancora una volta non ci resta che affilare le ruote e seguire il solco.....

martedì 17 luglio 2012

Oltre l'orizzonte ad oriente 4 (le montagne dell'Albania)

Una affascinante pedalata tra gli ulivi addormentati ci ha portato all'alba sulla spiaggia di Otranto il giorno del solstizio. Il sole sorge alle 5.17 dal mare incendiando l'aria e facendo evaporare le certezze che dall'infanzia portavo geolosamente con me: le montagne dell'Albania, i maestosi monti Acrocerauni si trovano oltre il nostro orizzonte!
Questo spiega perchè normalmente le montagne non si vedono ma non spiega come mai qualche volta appaiono maestose all'orizzonte.




Per vedere le cime innevate al di là del Canale d'Otranto dovremmo innalzarci nel cielo, ampliare il nostro orizzonte per avvistare alla fine le cime innevate degli Acrocerauni. La nostra visuale sarà in quest'ultimo caso quella indicata dal raggio giallo nello schema seguente.




Nella realtà quotidiana, però, noi riusciamo a vedere in alcuni giorni le montagne dell'Albania senza fare alcun saltello, nè in aereo nè in mongolfiera. Il fenomeno può essere spiegato supponendo che siano i raggi provenienti dall'altro lato del Canale d'Otranto a subire un deviazione verso il basso, come illustrato dal raggio viola  nel seguente schema:



Ma il mistero rimane: come mai i raggi partiti dall'altra sponda del Canale d'Otranto, oltre il nostro orizzonte, vengono deviati verso il basso sino a giungere agli occhi dello stupefatto ciclonauta posto sulla spiaggia di Otranto?


Per saperlo vi basta affilare le ruote e affilare il solco...

domenica 15 luglio 2012

Oltre l'orizzonte d'oriente 3 (le montagne dell'Albania)

Alcuni decenni dopo i fatti smentivano le affermazioni di mio padre. La suggestiva pedalata nel cuore della notte conclusasi con lo spettacolo mozzafiato del sorgere del sole, aveva inesorabilmente provato che le montagne dell'Albania, i fieri monti Acrocerauni, non si trovano all'orizzonte.
E questo spiega perchè normalmente non si vedono. Non dipende dal fatto che si nascondono dietro un notevole spessore di aria poco limpida ma dalla curvatura della superficie terrestre che, nonostante l'altezza delle maestose cime, le nasconde agli occhi dell'osservatore posto sulla spiaggia di Otranto.




In questo schema è possibile capire come mai il sole nasce dal mare e non fa capolino da dietro le montagne dell'Albania.
Semplice: i mitici Acrocerauni si trovano oltre l'orizzonte e non possono frapporsi tra il sole nascente e l'osservatore posto sulla spiaggia di Otranto.
Si spiega così questa foto, scattata l'anno scorso il 18 giugno ad Otranto.


Ma questo non spiega questa foto, presa da un sito internet (se fate una breve ricerca sulla rete ne troverete tantissime), che mostra chiaramente le cime innevate dei monti dell'Albania comparire al di là del Canale d'Otranto.




Per conoscere la spiegazione di questo apparente mistero non vi resta che affilare le ruote e seguire il solco.......