Ci era riuscito. Nonostante si fosse limitato a galleggiare per cinque anni, schivando abilmente i tranelli progettati dall'opposizione e da qualche associazione "non allineata", ci era riuscito. La maggioranza dei votanti dell'allegro paesello aveva deciso di riconfermarlo Primo Cittadino per altri cinque anni.
Si preparò una grande festa con numerosi invitati come si conviene in ogni paese civile . Tutte le persone che contavano erano lì, a sgomitare per una foto ricordo con il Primo, per una fetta di torta, per un sorso di spumante. Tutti tranne Flora.
La dolce Flora che tanto si era prodigata in campagna elettorale a conferire una aspetto gradevole al palco da cui il nostro Primo Cittadino aveva farfugliato invettive contro i cittadini invidiosi che gli volevano male, contro le opposizioni che per anni avevano tramato e tramavano ancora per offuscarne l'immagine, contro quelle associazioni eversive che non volevano conformarsi alla chiara linea politica del Primo Cittadino: impegnarsi a fondo, costantemente, caparbiemente perchè nell'allegro paesello non cambi nulla.
La dolce Flora così ricercata e corteggiata da centinaia di paesi e paeselli di tutta Italia veniva palesemente trascurata dal nostro Primo.
L'invito negato trasformò la dolce Flora in una strega. E come si conviene per una strega, lanciò una terribile maledizione: qualsiasi albero, grande o piccolo, piantato sul suolo dell'allegro paesello avrebbe sviluppato in breve tempo delle radici così imponenti da minare dalle fondamenta dapprima le case vicine e, infine, lo stesso Palazzo di Città.
Il Primo Cittadino terrorizzato dalla terribile maledizione non ebbe dubbi e fece sradicare risoluto qualsiasi albero avesse iniziato a produrre dei ringonfiamenti della superficie del terreno. Inoltre proibì la piantumazione di qualsiasi alberello o arbusto (la prudenza non è mai troppa) sul territorio cittadino.
Da quel giorno vissero tutti felici e contenti nell'allegro paesello avvolto nel grigio cemento.
Al PRIMO CITTADINO non far sapere che sulla strada principale adiacente all'immagine di cui sopra, è sopravvissuto l'ultimo esemplare di FLORA, che ci ha aiutato a resistere con la sua chioma maestosa al sole cocente, durante la campagna promossa da FIAB - Il ciclone onlus "CCHIU' BICI PER TUTTI"
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