domenica 29 gennaio 2012

Petizione 6 / Intervento Ing. Forte (Il Ciclone)


Questo l'intervento dell'Ing. Claudio Forte, vice-presidente di Fiab IL CICLONE onlus, durante la cerimonia di consegna della petizione sottoscritta da quasi 2400 cittadini nel periodo natalizio 2010 per chiedere la chiusura in maniera incondizionata il centro storico.



... che tenga conto di tutte queste problematiche qui .
Perchè se noi cerchiamo di affrontarlo in modo programmatico questo problema qui, allora potremo anche arrivare ad attuarlo, lentamente, per passi, come abbiamo detto. Però se non si parte da uno strumento programmatorio, oggi che anche abbiamo il Piano Regolatore approvato tra l'atro
e quindi che ha valenza pluriennale, questo sia il momento in cui noi potremmo
anche pianificare tutta la mobilità di Maglie, quindi partendo dal Piano Urbano del Traffico e ottenendo, perchè uno dei risultati che si ottenne fu proprio quello che sta dicendo adesso l'amico Di Giulio, quello di ridurre la quantità di macchine nel centro. Questo sconvolse completamente i commercianti. Quindi addirittura ci furono commercianti che andarono in crisi perchè fu invertito soltanto il senso di percorrenza della strada. Quindi qui i problemi sono molto gravi almeno dal punto di vista dei commercianti, dal punto di vista magari dell'utente un pò meno. Però sono problemi che vanno affrontati e devono essere affrontati necessariamente con i tecnici.
Non possiamo oggi in una città come Maglie affrontare di giorno in giorno i cambiamenti di sensi unici, i cambiamenti dei parcheggi. Io ci tengo molto alla città di Maglie, quindi ritengo che Maglie debba dotarsi di un progetto per il piano del traffico con tutta l'esperienza e la buona volontà dei vigili urbani, tutto quello che vogliamo, però ci vogliono dei tecnici che pianifichino tutti gli interventi sul traffico e necessariamente anche la mobilità in bicicletta. Grazie.

Ma non finisce qui. Seguite il solco...

mercoledì 25 gennaio 2012

Petizione 5 / La parola all'opposizione (Io Sud - Città Libera)


Vediamo cosa pensa un altro esponente dell'opposizione della richiesta di chiudere in maniera incondizionata il centro storico rivolta da quasi 2400 cittadini al sindaco di Maglie durante il periodo natalizio 2010. Questo l'intervento del consigliere di minoranza Antonio Giannuzzi (Io Sud – Città Libera)durante la cerimonia di consegna della petizione, il 13 gennaio 2011:



Io volevo dire questa sera che mi spiace che la partecipazione dei commercianti sia in qualche modo inesistente. E' vero che hanno presentato una giustificazione però sarebbe stato il caso proprio in questa occasione, con la presenza proprio dell'associazione di cittadini, che loro si potessero confrontare veramente con le esigenze anche di quelli che dicono che bisognerebbe andare a piedi o bisognerebbe usare meno la macchina. Il non voler partecipare, non voglio dire, ma mi è sembrato quasi un segno di arroganza.
Dico questo perchè, secondo me, i commercianti hanno ragione dal punto di vista della fattibilità del percorso che ci doveva portare ad usare meno la macchina e di più le biciclette. E' vero che nelle cose già dette e nelle delibere già approvate dalla maggioranza e dall'opposizione si è sempre detto che saremmo arrivati alla chiusura del centro storico nel momento in cui avremmo avuto i parcheggi a disposizione. Hanno ragione. Però c'è da dire pure che dall'altra parte noi non abbiamo fatto nessun passo in quella direzione, abbiamo sempre demandato il discorso al momento in cui il piano regolatore sarebbe stato approvato, perchè il piano regolatore prevedeva delle aree, degli spazi che potevano essere destinati a parcheggio proprio a ridosso del centro storico. Mi riferisco evidentemente al parcheggio riservato via Clementina Palma angolo via Ignazio Ricci che era il parcheggio deputato a raccogliere le macchine che attualmente parcheggiano nel centro storico. Oltre al fatto che era previsto, e penso che sia ancora previsto se non è venuta fuori qualche idea diversa, un parcheggio interrato sotto il comparto 13, ma quello è un discorso più lungo.
Ora il piano regolatore è approvato. Quindi quell'area di via Clementina Palma almeno parzialmente, non ricordo se sono 2000 o 3000 metri, sono destinate a parcheggio. Allora perchè non procedere?
Noi abbiamo programmato, pensato a delle opere che hanno un certo costo ma non sono tanto meno onerose di quanto potrebbe essere il costo dell'erezione di quel parcheggio. Si tratta in fondo di un esproprio di un'area destinata a servizi per cui il costo sarebbe relativamente basso a livello di metratura, di esproprio vero e proprio. Il completamento dell'opera potrebbe avvenire anche in fasi successive, fermo restando che come ci sono i finanziamenti per altre opere potrebbero esserci i finanziamenti anche per quest'opera.
Io però purtroppo in questo periodo non ho visto nessun passo in quella direzione.
Allora se andiamo avanti in questo modo noi ci ritroveremo qui fra 10 anni a parlare di un progetto che potremmo fare, ma sai costa, come facciamo, dove andremo a trovare le aree, dobbiamo attenerci a quanto stabilito con delibera approvata dalla maggioranza e dalla opposizione che dicevano che bisognava procedere alla chiusura del centro storico, quando avremo avuto i parcheggi in piazza. E noi che facciamo? Facciamo proprio il contrario! Perchè, se ricordate bene, era previsto un sistema di penetramento al centro storico attraverso il prolungamento di via Clementina Palma che doveva passare attraverso la proprietà di don Pippi Palma e quindi arrivare direttamente in Piazza Mercato accorciando ancora di più le distanze ma questo non solo non è stato fatto, ma abbiamo compromesso quasi totalmente quella possibilità perchè nel frattempo abbiamo, giustamente dico io forse, dato la possibilità a costruire occupando parzialmente quel solco che doveva essere utilizzato come passaggio.
Allora, come vedete, non stiamo facendo passi nella direzione richiesta dal Presidente del Ciclone e da tutti gli amici del Ciclone. Stiamo facendo passi in senso contrario. Allora quando il presidente del Ciclone o l'associazione dice dobbiamo chiedere la chiusura subito, incondizionata, non è vero che si tratta di una chiusura incondizionata. In effetti si sta chiedendo talmente poco che è facilmente raggiungibile l'obiettivo. Non si sta chiedendo di dire: “ mo' chiudiamo dalla villa al semaforo di via di Lecce in modo che il centro divenga totalmente pedonabile”.
Non è vero! Il progetto è talmente minimalista che praticamente non c'è bisogno di porre condizioni. Il progetto è talmente misero che praticamente non compromette la possibilità delle macchine di farle passare da vicino i vostri negozi. Perchè di questo si tratta.
Perchè il progetto prevede esclusivamente una chiusura che potrebbe partire da via Toma Nuzzichi o comunque da angolo via S. Antonio Abate, fino ad arrivare in via Concetta Annesi e manco arriva all'incrocio di via Ospedale. Quindi si tratta di una cosa talmente poco importante che non c'è bisogno di dire che ci vogliono le condizioni. E poi tra l'altro questa chiusura non è a tempo indeterminato, sempre, continuata e via dicendo potrebbe essere limitata ai giorni festivi, ai giorni di particolare rilevanza commerciale, giusto perchè noi non dobbiamo essere quelli che siamo contro i commercianti, non si dica questo. Perchè quello che il Ciclone vuole è che i commercianti si rendano conto che questo tipo di misura molto limitata, molto contenuta, va nella direzione della gente che vuole anche fare quattro passi in piazza. Nessuno ne avrebbe dei danni.
Quindi secondo me il voler insistere con questa idea di rimandare alla calende greche, la possibilità di fare qualche passo avanti, significa non voler chiudere. Io ho visto che questa amministrazione appena si è insediata che cosa ha fatto? Ha fatto un ulteriore passo indietro, cioè a dire via Roma dal semaforo di via Lecce fino alla Madonna delle Grazie che era a senso unico è diventata a doppio senso. Il tratto di via Trento e Trieste fino a via S. Antonio Abate che era a senso unico è diventata a doppio senso. Allora che stiamo facendo qua? Ci stiamo semplicemente prendendo in giro, dobbiamo accontentare qualcuno, non lo so.
Per cui ritengo che sarebbe ora di passare alle vie di fatto, noi come amministrazione, caro sindaco, vediamo di fare uno sforzo in più, vediamo di trovare il sistema, non ci sarebbero ostacoli da parte di nessuno all'interno del Consiglio comunale, sicuramente no da parte della maggioranza e ancora sicuramente no da parte dell'opposizione. Ostacoli non ce ne sarebbero, l'importante è che ci sarebbe la volontà di andare avanti. Perchè poi se noi non facciamo passi avanti, i commercianti non fanno altro che dire “tanto noi siamo tutelati, stiamo tranquilli, tanto qui non hanno fatto neanche il basolato di via roma” che doveva essere fatto sei mesi fa, un anno fa, cinque mesi fa, tre mesi fa,il mese scorso, dopo natale e vediamo un po' se si farà prima o dopo Pasqua. Questo il fatto, grazie.”

Non è ancora finita. Seguite il solco....

domenica 22 gennaio 2012

Fiab IL CICLONE onlus - Assemblea ordinaria 2012

 

Ai Sigg.ri SOCI


Maglie, 17 gennaio 2012

OGGETTO: CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI 2012.

Caro Socio, ti invito a partecipare all’Assemblea Ordinaria dei Soci dell’Associazione “Il Ciclone – Associazione Cicloattivi Maglie Onlus” che si terrà, in prima convocazione, il giorno sabato 28 gennaio 2012 alle ore 14.30 in prima convocazione e, sempre sabato 28 gennaio 2012 alle ore 15.30 in seconda convocazione, presso la Sede dell’Associazione sita in Maglie alla via Brindisi n.9 (ex Casello Ferroviario FSE 10+477), per discutere e deliberare sul seguente O.d.G.:
  1. Comunicazioni da parte del Presidente;
  2. Approvazione bilancio consuntivo 2011;
  3. Approvazione relazione sull’attività sociale svolta nell’anno 2011;
  4. Approvazione bilancio preventivo 2012;
  5. Approvazione programma attività sociale 2012;
  6. Premiazione vincitori lotteria di fine anno;
  7. Varie ed eventuali.
Cordiali saluti.

IL PRESIDENTE
Prof. Paolo SANSO’

mercoledì 18 gennaio 2012

Petizione 4/ La parola all'opposizione (PD)


Il Sindaco di Londra, Boris Johnson,e l'ex-governatore della California, Arnold Schwarznegger




Abbiamo preso atto del comunicato dei commercianti, ascoltato il commento alla petizione del Presidente di Fiab IL CICLONE onlus e cercato di capire la risposta del Sindaco.
Ma cosa pensa l'opposizione della chiusura del centro storico al traffico motorizzato? Riportiamo l'intervento del consigliere di minoranza Salvatore Moscaggiuri del Partito Democratico nel corso della cerimonia di consegna della petizione del 13 gennaio 2011:



Mi presento, sono consigliere comunale della minoranza …. e amante della bicicletta non dell'ultima ora ma da sempre. Io mi ritrovo molto nelle parole che sono state dette dal presidente del Ciclone ma non per la chiusura in toto del centro storico, subito, immediatamente. Io mi sono battuto in consiglio comunale da venti anni perchè, per la mobilità sostenibile. Perchè non si può camminare a piedi, i marciapiedi sono dissestati, la vecchia amministrazione ha tentato di fare la pista ciclabile, quel tratto di Viale Addolorata, insomma, fa ridere un pochettino tutti, non tanto per il tratto che è meraviglioso passeggiare per come è dissestata.
Allora io dico una cosa cominciamo a impegnarci perchè se come diceva …. il 30% dei magliesi usasse la bicicletta, non usasse la macchina poi può camminare a piedi … sarebbe già un grosso risultato e io faccio un invito ad incominciare da tutti gli amministratori che invece di parcheggiare la macchina di 7 metri sotto il comune o in piazza andassero a piedi o con la bicicletta. Pensa che bell'esempio daremmo ai cittadini dire :”Noi abbiamo iniziato, noi, ad arrivare in consiglio comunale o in comune a piedi o con la bicicletta”. Perchè sono piccole cose che poi spingono l'opinione pubblica a camminare con la bicicletta.
Io oggi, sinceramente, mi sono spostato dal centro per andare al Residence 80 dal mio medico con la bicicletta era veramente molto pericoloso, era tutto subordinato, ad non ammazzarmi, all'automobilista che gentilmente si metteva dietro, io quando trovavo il varco mi accostavo e poi.
Quindi noi dovremmo ridurre questo, perchè chiedere la chiusura del centro storico subito è impossibile, è impossibile. Perchè noi dovremmo.... C'era un vecchio progetto le famose zone P3 nel centro storico che erano zone destinate al parcheggio e noi sappiamo i parcheggi costano perchè non è che si può dire espropriamo che facciamo il parcheggio, i parcheggi vanno pagati, vanno fatti, vanno pure pubblicizzati.
Noi abbiamo un parcheggio sulla via di Scorrano, nostro, del comune, io l'ho detto al sindaco in consiglio comunale, che dovrebbe essere usato da tutti gli avvocati che vanno la mattina nelle aule del tribunale. Si trova adiacente alla Esso. Basterebbe asfaltarlo non c'è bisogno nemmeno di fare le righe e dire :”Signori miei, incominciamo ad usare questo parcheggio la mattina” per rendere più sicuro quel tratto della via di Scorrano.
Con un pochettino di buona volontà tutti assieme, i cittadini che vogliono essere più sicuri quando escono a passeggio e i commercianti che comunque hanno i loro interessi ed è giusto perchè se noi dovessimo chiudere il centro storico non c'è più la possibilità di .. le macchine dove le mettiamo?
Perchè, leggevo qualche giorno fa, da dieci anni a questa parte le macchine sono allungate almeno di mezzo metro, quindi praticamente non ci sono gli spazi materiali.
Come convincere la gente? Incominciando ad educare. Noi amministratori dovremmo essere i primi ad arrivare in consiglio comunale, trovare il parcheggio della bicicletta, la rastrelliera, incominciare a dire ai cittadini: “incominciamo a muoverci” e poi, se ci sono i soldi, che ci sono soldi soprattutto dei parcheggi incominciate a investire pure qualche lira su questo fatto. Far passeggiare la gente sui marciapiedi è la cosa più bella che esiste, vai lentamente e guardi tutto.....

(INTERRUZIONE)

..un paese meraviglioso, è come un biliardo e proprio perchè è come un biliardo ti agevola a camminare con la bicicletta. Io penso che questo è il mio desiderio di vedere un giorno, quando saremo un pochettino più anziani, di non poter inciampare o di dire non esco di casa perchè ancora mi ammazzano.
Io ho detto un sacco di volte all'ex-Assessore all'Ambiente di mettere qualche rallentatore su Via Vittorio Emanuele. Ma non si può attraversare via Vittorio Emanuele, uno quando vede il semaforo verde vicino alla stazione deve correre per forza perchè dice se no mi scatta, come se stesse su un circuito.
Queste sono piccole cose che potremo agevolare la gente a muoversi, a fare la mobilità sostenibile. Grazie.”

Ma non finisce qui. Seguite il solco....


domenica 15 gennaio 2012

Petizione 3 bis/ Breve replica



Un anno fa Fiab IL CICLONE onlus consegnava al Sindaco di Maglie, dott. Antonio Fitto, le circa 2400 sottoscrizioni alla petizione 
per richiedere la chiusura incondizionata del centro storico al traffico motorizzato. L'incontro pubblico si è svolto il 13 gennaio 2011 presso la sala convegni Cartoffice.
Dopo l'intervento del Sindaco ecco la breve replica del Presidente di Fiab IL CICLONE onlus, Prof. Paolo Sansò (io).



...perchè qua si parla di mentalità, giustamente, cioè il traffico lo creiamo noi. Però queste firme ci dimostrano che la mentalità della comunità è già più avanti della mentalità di chi ci amministra. Sicuramente. Nessuno di quelli che era in piazza a Natale ha detto:” uh, che bello qua, come vi siete organizzati 'sto traffico quest'anno.” Tutti hanno detto:”E' un inferno, ce ne vogliamo scappare.”
Era un'ottima occasione per provare delle politiche di miglioramento del traffico anche per un periodo, perchè era un periodo clou, con molto traffico.
Il discorso, a me sembra, con la vecchia amministrazione abbiano avuto un rapporto per tre anni, che qui si parla molto però a noi interessa che si facciano le cose. Se non cambia nulla, se ci parliamo sopra, se noi facciamo sempre le nostre proteste, l'amministrazione dice facciamo i progetti, fra cinque anni verranno finanziati, stiamo sempre lì.
Siccome sono processi complessi e lo dice qua non sono ….., sono percorsi. Per fare i percorsi bisogna prendere lo zainetto o la bicicletta e partire. Cominciare a fare dei passi di condivisione ovviamente con gli esercenti ovviamente con le nostre Associazioni, però bisogna camminare. Se stiamo sempre sulla linea di partenza e diciamo:” si mo' aspettiamo può darsi che porta quello l'acqua e partiamo, mò aspettiamo quello che ha forato la bici, lo aspettiamo se no rimane indietro” non si parte mai. Rimangono soltanto programmi come quello della scorsa amministrazione che era ancora peggio di questo perchè era stato copiato dalla Fiab, fra l'altro, ed era stato messo lì e noi l'abbiamo più volte richiamato 'sto fatto. E' passata tutta l'amministrazione e non è successo nulla.
La paura nostra non di associati, ma di cittadini, che qua gli anni passano, noi invecchiamo e in bici non potremo andare più fra un poco, andremo in carrozzina e avremo ancora il basolato dissestato, le macchine sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, i disabili disperati che non possono accedere le mamme con i passeggini che se ne scappano perchè c'è il SUV che inala i bambini a tutto spiano.
Questa è la nostra preoccupazione. Ecco perchè l'associazione è così attiva, perchè gli anni purtroppo passano e lo dico da geologo che vivo nei milioni di anni. Grazie.

Seguite il solco....

mercoledì 11 gennaio 2012

Petizione 3/ Il Sindaco risponde


Un anno fa Fiab IL CICLONE onlus raccolse quasi 2400 firme per chiedere la chiusura incondizionata del centro storico al traffico motorizzato.
Le firme furono consegnate al Sindaco di Maglie nel corso di un pubblico incontro tenutosi il 13 gennaio 2011 presso la sala conferenze di Cartoffice.
Questo l'intervento del Sindaco, Dott. Antonio Fitto:


“….è certamente un problema complesso..... il fatto che diceva prima Paolo Sansò che i cittadini hanno sottoscritto un consenso a questa Amministrazione attraverso … diciamo lo hanno riconfermato da pochi mesi attraverso queste firme, un consenso che avevamo già preso il 28-29 di Marzo. Io ho presentato un programma che è una parte del programma che tu hai letto perchè nello stesso programma, ovviamente capendo quale erano le difficoltà che obiettivamente ci stanno, che non sono solo le difficoltà legate agli abitanti di Maglie, ma saremo curiosi di vedere quanti di quelli che hanno firmato magari girano centinaia di volte in piazza in tutti i periodi dell'anno, ma è collegato soprattutto a una realtà come quella di Maglie alla quale bisogna dare una risposta. E' difficile dire a chi viene a fare la spesa a Maglie di trovare un mezzo pubblico per venire a fare la spesa a Maglie e quindi è necessario ovviamente immaginare dei contenitori accettati dall'utente e quindi ….. e quindi accettati da tutta l'utenza.
E su questa logica noi vogliamo ragionare ovviamente e nel fare queste cose che non sono semplici e diventano ancora più complesse quando si affrontano dinanzi a situazioni ben consolidate come quelle che abbiamo visto a Maglie e che vediamo tutti quanti a Maglie. Tra i presenti abbiamo l'intero Consiglio Comunale, manca proprio qualcuno, e qualche presente esterno oltre ai soci dell'Associazione onlus Il Ciclone e quindi anche di voi sono presenti.........
ci confrontiamo molto spesso ...anche... qualcuno di voi dei soci che sono presenti al Consiglio Comunale.
Ma il problema vero è quello di andare a rimuovere delle situazioni consolidate che rappresentano degli ostacoli non soltanto dal punto di vista del cambio di mentalità che comunque rimangono ….. difficili, quanto quello di andare a rimuovere delle realtà consolidate che ormai rappresentano una grossa realtà collegate a emergenze e situazioni che esistono e che sono anche di natura economica con le quali l'Amministrazione deve fare i conti.
Quello che noi dicevamo nel Programma di Mandato che tu Paolo hai letto che deve essere integrato con il resto che era inserito in un percorso che guardava anche l'aspetto economico, agli impegni che le Amministrazioni aveva preso anche se non quella in scadenza e in rinnovo ma le Amministrazioni precedenti proprio per il principio della continuità amministrativa ancorchè la stessa peraltro rafforzata dall'intero consiglio comunale … e quindi andare a creare dei contenitori che fossero realmente accettati dalla utenza oltre che dalla parte economica e commerciale che comunque rappresenta non solo il fiore all'occhiello ma dobbiamo dirlo purtroppo,e mi piace sottolineare il purtroppo, l'unica realtà economica di questa città.
E quindi mantenere fede agli impegni della Amministrazione anche se non mi vedeva in prima persona coinvolto ma ovviamente c'è la continuità amministrativa ci vede tutti coinvolti ancorchè la stessa tutto il Consiglio Comunale coinvolto....
Come creare contenitori? Creare contenitori presupponeva un percorso che noi nel programma abbiamo scritto, cercare di dare a un contenitore importante rappresentato dal megaparcheggio una integrazione, una integrazione ambientale perchè quel megaparcheggio non è vissuto ,non perchè purtroppo ci siano davanti degli ostacoli, perchè ostacoli non ce ne stanno, ma perchè è visto come esterno alla città qundi integrazione dello stesso alla realtà cittadina.
Accanto all'integrazione …e noi stiamo immaginando anche nella stessa prassi attraverso un recupero economico di somme che oggi vengono spese per continuare a pagare gli impegni dell'Amministrazione nei confronti di questa importante opera che sicuramente è una grossa risorsa e quanto più tempo passa tanto più ci rendiamo conto di quanto essa possa essere una risorsa e però deve essere produttiva.
E allora accanto a quello la possibilità di liberare delle risorse economiche avrebbero dato certamente l'opportunità e la possibilità di mantenere gli impegni che le Associazoni dei Commercianti come associazioni interessate ovviamente insieme alle Associazioni ambientali e dei cicloamatori guardavano come soluzione importante che era quella dei contenitori a ridosso del centro storico.
E' un percorso che abbiamo avviato già alla fine della prima consigliatura, stiamo continuando con decisione in questa consigliatura, integrandola e arricchendola anche di altre iniziative non ultima quella del progetto, che ovviamente era un progetto che è stato presentato, di bike sharing che ovviamente in fase di realizzazione, speriamo di avere la possibilità anche di confrontarci con voi e con altre Associazioni e che rappresenterà un momento importante di realizzazione di piste ciclabili e di possibilità di utilizzo di biciclette non solo per i cittadini magliesi che comunque escono in bicicletta e possono muoversi, ma anche per chi viene a Maglie in auto che avrà la possibilità di utilizzare delle zone di scambio per utilizzare la bicicletta e quindi di utilizzare anche percorsi ciclabili e pedonali.
E' un discorso che abbiamo avviato integrando il Programma di Mandato e che ci auguriamo possa a fianco della concretizzazione della idea iniziale di trovare una possibilità di integrazione del megaparcheggio e uno sgravio, consentitemi questo termine ….... anche di risorse che oggi sono destinate allo stesso da indirizzare ad altri obiettivi che sono i contenitori-parcheggi nell'immediata periferia della città.
Comunque è diventato oggettivamente difficile anche in presenza di accordi ben precisi che erano stati fatti indipendentemente dal fatto che la gestione dei parcheggi sia affidata ad una società mista ….comunque esterna all'Amministrazione che aveva sottoscritto un contratto che noi abbiamo il dovere di mantenere senza perdere d'occhio anche i risultati e i ritorni economici che la stessa convenzione, sicuramente positivi anche per l'Amministrazione, ha determinato in questi anni.
Quindi la somma delle considerazioni ci porta a dire che noi siamo impegnati, lo abbiamo fatto nel Programma di Mandato, lo abbiamo ribadito in più occasioni, abbiamo cercato di prestare la massima attenzione alle iniziative del Ciclone, lo abbiamo fatto in cinque anni della scorsa Amministrazione creando il primo ufficio della bicicletta dell'Italia meridionale ma diciamo che la spinta è arrivata dagli amici del Ciclone, perchè volevamo dare la massima attenzione.
Ovviamente rispondere a richieste di chiusure incondizionate non può trovarci d'accordo perchè l'incondizionato è un contrasto con l'attività che svolge normalmente un' Amministrazione .
L'Amministrazione deve avere la capacità di essere la sintesi delle esigenze di tutti i cittadini ma non solo tenendo conto anche degli impegni anche delle Amministrazioni precedenti facendo i conti anche con quelle che sono le risorse da spendere disponibili o impegnate.
La somma di tutto questo ci ha portato a fare quel programma di mandato e oggi a ribadirlo con assoluta fermezza nella convinzione, nella speranza ma nella convinzione, di realizzare non solo quello ma di andare anche oltre in queste cinque anni di consigliatura.
Ovviamente in questo chiediamo laa collaborazione di tutti, una collaborazione che sia costruttiva finalmente da parte di tutti e non soltanto distruttiva come molto spesso avviene.”

Chiaro no? Seguite il solco che non è finita....

domenica 8 gennaio 2012

Petizione 2 / Una modesta proposta


Un anno fa Fiab IL CICLONE onlus raccolse quasi 2400 firme per chiedere la chiusura incondizionata del centro storico al traffico motorizzato.
Le firme furono consegnate al Sindaco di Maglie nel corso di un pubblico incontro tenutosi il 13 gennaio 2011 presso la sala conferenze di Cartoffice.
Questo l'intervento del Presidente di Fiab IL CICLONE onlus, Prof. Paolo Sansò (io):

Oggi è soprattuto di ringraziamento. Ringraziamento al dott. Fabio Canitano, siamo ospiti suoi gratuitamente, un segno veramente di buona volontà e di educazione.
Un ringraziamento va anche a tutti gli Amministratori che sono oggi presenti, il Sindaco che ha voluto essere con noi, i nostri soci a cui va il ringraziamento principale, soci che hanno voluto pruomovere questa petizione.
Ovviamente un petizione è sempre una cosa muscolare, una dimostrazione di forza. In realtà non è che nasce dal nulla: da quando si è insediata questa Amministrazione a maggio abbiamo provato più volte ad avere un contatto, un colloquio, un confronto inoltrando parecchie richieste, forse pure tante richieste, che sono rimaste nel vuoto. Non siamo mai stati interpellati, nè chiamati, nè contattati, nonostante abbiamo ostinatamente, perchè riteniamo sia un nostro dovere di Associazione, fatto le nostre richieste per iscritto e non abbiamo mai avuto risposta.
E quindi alla fine abbiamo detto: se i rappresentanti della comunità non ci dicono niente ci rivolgiamo ai rappresentati, cioè alla comunità. E questo abbiamo fatto.
A che serviva questa petizione? In una maniera molto semplice quella di chiedere la chiusura incondizionata del centro storico.
Perche incondizionata? Perchè dovevamo mettere dei paletti, uno dei paletti è per noi proprio questo, il centro storico secondo noi può essere chiuso da subito e volevamo sapere che cosa ne pensava la gente.
E quindi abbiamo fatto una cosa molto semplice: abbiamo raccolto delle firme, alcune firme sono state raccolte tramite soci e sostenitori, alcune firme sono state raccolte in Piazza Aldo Moro con i tavolini, alcune firme le abbiamo raccolte per via telematica per via email molto semplicemente.
Ovviamente, il risultato è stato secondo noi a dir poco entusiasta: in tutto abbiamo raccolto 2346 firme in crescita, noi abbiamo chiuso la petizione il 6, vengo inseguito ancora da persone che mi lasciano moduli firmati, che è un numero credo abbastanza positivo. I residenti sono 1411, i non residenti 935 e questo credo sia un una risultato eccezionale, non tanto per noi come Associazione, ma soprattutto per questa Amministrazione perche è un'ovazione, un consenso al programma politico di questa Amministrazione.
Ve lo leggo, nelle linee programmatiche, non nelle promesse elettorali che fanno tutti e poi dopo..., no, nelle linee programmatiche di mandato, cioè quello che questa Amministrazione nel momento in cui si è insediata ha deciso volontariamente, noi non potevamo partecipare a questo processo, di fare nei prossimi cinque anni dal 2010 cioè dal maggio dell'anno scorso al 2015.
Vi leggo cosa si propone l'Amministrazione comunale:

VIABILITA’ E PARCHEGGI
L’Ammistrazione Comunale dovrà necessariamente affrontare il problema di una migliore organizzazione del traffico. Al riguardo non si può non condividere l’appello lanciato dall’associazionismo cittadino di natura ambientale, per il quale vanno incoraggiate politiche di mobilità sostenibile, in un’ottica di tutela della qualità della vita e della salute dei cittadini, in particolare degli utenti deboli della strada, quali pedoni, ciclisti e disabili. Quindi redazione del Piano Urbano del Traffico e del Piano di mobilità ciclistica, il cui obiettivo dovrà essere la chiusura al traffico motorizzato del centro storico, al quale dovrà aggiungersi dopo un percorso condiviso con le associazioni rappresentative delle realtà commerciali, economiche e sociali, ambientali e culturali cittadine. [...]”

Cioè noi abbiamo raccolto 2346 firme che dicono:”Forza sindaco! Fai quello che hai promesso di fare” se non sbaglio. Un grande successo dell'Amministrazione non della nostra Associazione perchè ha un grande conforto della nostra comunità.
Questo il primo discorso, il secondo discorso è quando e come fare. Quando abbiamo raccolto le firme non ci hanno detto questi signori: “chiudiamo il traffico però dovete fare un parcheggio aereo sopra la piazza, oppure chiudiamo il traffico se però ci fate un parcheggio sotto Via S.Giuseppe”, ci hanno detto questi signori: “chiudete il traffico perchè così non si può andare più avanti”. Eravamo nel periodo natalizio una bolgia infernale immaginate, lo sappiamo tutti, ci viviamo dentro.
Quindi chi ci dava queste firme non ce le ha date in prospettiva un futuro per infrastrutture, no, si può fare da subito, noi siamo disposti a venire come stiamo a piedi...erano tutti a piedi nessuno aveva parcheggiato nel centro perchè era impossibile parcheggiare nel centro. Le uniche macchine erano quelle in transito, quelle parcheggiate erano da tempo immemorabile parcheggiate lì.
Abbiamo chiesto: dove avete parcheggiato? Alla via di Cursi, Piazza Bachelet, Principe di Piemonte, ecc., cioè avevano parcheggiato nelle zone intorno e si erano recati a piedi in piazza. Nessuno aveva parcheggiato nel megaparcheggio, forse perchè era stato mimetizzato da presepe monumentale ipogeo, però di questo parcheggio non ne sapeva niente nessuno e questo credo sia un grosso deficit per la nostra comunità perchè abbiamo una infrastruttura, per parcheggio, e sta lì inutilizzata.
Un altro discorso molto importante, qui dobbiamo fare una confessione, la facevo prima al vice-Sindaco, diceva le firme le avete raccolte casa per casa, è vero! Numero adesioni raccolte da soci e sostenitori, cioè quelle che abbiamo raccolte casa per casa da noi talebani, 424 residenti e 211 non residenti, cioè in tutto 635 firme.
La maggiorparte delle firme oltre 1680, cioè siamo oltre il 70% delle firme, le abbiamo raccolte in piazza nei giorni di festa. Sabato noi siamo stati al freddo al gelo con il vino caldo di Franco Maglie, per fortuna, a raccogliere le firme in mezzo al traffico, in mezzo allo smog. Le persone che stavano lì che non erano cicloecologisti talebani come il coordinatore qua o come me, o erano estremisti ambientali, no erano le persone in passeggino, con i figli, gli anziani che si recavano al centro per fare lo shopping.
Cioè noi abbiamo fatto una grande indagine di mercato, gratis, abbiamo chiesto non al motore dell'economia di Maglie ma alla benzina che alimenta questo motore dove voleva andare e come voleva andare. perchè è vero i commercianti sono il motore, i clienti sono la benzina.
Quindi se non abbiamo la benzina resta un bellissimo motore ma che rimane fermo perchè non ci sono i clienti. Quindi questi 1680 non sono talebani ecologisti, sono i clienti dei commercianti, sono i loro clienti. Abbiamo fatto una indagine di mercato, i loro clienti ci dicono che vorrebbero venire a Maglie, lasciare la macchina da qualche parte intono, ma trovare il centro storico e commerciale chiuso al traffico.
E le ragioni sono evidenti. Non so siete stai mai, ma non per
l'inquinamento è l'ultima delle cose, l'inquinamento acustico, è proprio l'erosione dello spazio sociale, non c'è il posto per poter passeggiare. Le persone hanno bisogno di spazio fisico. Avevamo le mamme con passeggini su marciapiedi strettissimi in mezzo alla strada, il basolato è distrutto, sbriciolato, i marciapiedi anche, dove camminano queste persone?
Noi stiamo distruggendo la vetrina che dovrebbe essere l'ambiente in cui poi gli esercizi commerciali esplicano la loro attività. se non siete convinti basta andare ad un centro commerciale. Se voi andate in un centro commerciale, all' Ipercoop, non è che entrate nel negozio con le macchine, lasciate le macchine al parcheggio che ormai sono a chilometri dall'Ipercoop, prendete questo carrellone e andate a passeggiare in un centro storico ricostruito, brutto, artificiale. Noi abbiamo un centro storico bellissimo, naturale, basterebbe sgombrarlo dalle auto, quindi una cosa molto semplice.
Io con questo chiuderei, darei sicuramente un consiglio, non so come chiamarlo, una riflessione al Sindaco. Io le consegno le firme che la dovrebbero convincere ad intraprendere questo percorso condiviso. Cioè è vero che dobbiamo fare un percorso, è vero che tutti hanno voce, però il percorso deve essere condiviso cioè dobbiamo iniziare non a parlare, mi sono gelate le vene ai polsi quando i commercianti hanno detto 12 anni fa abbiamo messo una pietra miliare, un caposaldo, e dopo 12 anni non abbiamo fatto nulla.
Se quelli sono gli obiettivi della Amministrazione questo non vuol essere altro che uno stimolo, un catalizzatore, per fare meglio, per farle presto queste politiche senza aspettare infrastruttuire ma riorganizzando un po' il traffico e magari utilizzando le strutture che già esistono ovviamente procedendo con gradualità non è che ci possiamo alzare domani mattina e dire.., se no la mappa geografica che le persone hanno in mente sballa del tutto. Con gradualità, ma in breve tempo, si può giungere a qualcosa di meglio che non la situazione attuale. E con questo ho concluso, grazie.”


Dopo il comunicato dei commercianti e le richieste di Fiab IL CICLONE onlus, quale sarà stata la risposta dell'Amministrazione?
Seguete il solco e lo saprete......

mercoledì 4 gennaio 2012

Noi e gli altri / 1 - Senza parole



All'angolo di nord-ovest di Piazza Tamborino è stato installato da un paio di anni circa un modernissimo tabellone elettronico a messaggio variabile. Per lungo periodo ci ha puntualmente informato della data del giorno, dell'orario e della temperatura atmosferica. Da molto tempo è invece senza parole.
Ricordo che in più occasioni l'associazione Fiab IL CICLONE onlus -Associazione CicloAttivi Maglie chiese di pubblicizzare alcune manifestazioni cittadine nel campo della mobilità sostenibile con messaggi visualizzati sul tabellone ma senza alcun esito positivo. Ricordo uno degli slogan proposti :” A piedi o in bicicletta, Maglie è una città perfetta!”.
L'unica volta che credo di aver visto un messaggio sul tabellone riguardava il Mercatino del Gusto.



Un analogo pannello è posto all'entrata di Palmariggi, sulla strada per Maglie. Dovreste vederlo in questi giorni di inizio anno! Piccoli punti luminosi compongono velocemente un messaggio di benvenuto a Palmariggi, Comune del melograno insieme a data, ora e temperatura dell'aria, poi si materializzano gli auguri di buon anno del Sindaco e di tutta l'Amministrazione (ovviamente in dieci lingue diverse) ed ecco subito dopo la pubblicizzazione di una mostra fotografica e quindi gli orari di apertura del Museo della Conchiglia con annessa Mostra Presepi inCorallo. I led, ancora non contenti di tanta esuberanza, si ricompongono ora ad avvisare che il Centro Prelievi sarà chiuso per il periodo festivo. Ed infine, ciliegina sulla torta, una serie infinita di messaggi di Natale scritti dagli alunni della locale Scuola Primaria.

A Maglie siamo senza parole.

Sognando Palmariggi, non ci resta che seguire il solco.....

domenica 1 gennaio 2012

Il discorso di fine anno


Allora è tutto chiaro?” il sindaco sigillò questa frase fissando uno alla volta gli assessori. “Non ammetto ritardi. Parlerete prima voi e ricordatevi di attaccare il foglio del vostro discorso su di una tavoletta da usare come scudo. Io parlerò per ultimo, sperando che i bifolchi abbiano finito le munizioni...”.
L'organizzazione del discorso di fine anno era uno degli eventi più importanti per l'Amministrazione. Normalmente il pubblico non prestava molta attenzione al contenuto del discorso, concentrato com'era a lanciare sul palco, posto proprio al centro della piazza, fragorosi botti natalizi e vegetali vari. Ma ciò nonostante era importante resistere e portare a termine il comizio per mantenere l'ampio consenso elettorale nell'anno a venire.
Il più preoccupato era l'assessore al traffico. Era un tipo di mezza età, bassa statura, calvizie incipiente e decisamente sovrappeso. Era molto povero e per questo oltre ad essere assessore era costretto a fare un paio di altri lavori. Data la piccola statura era costretto a muoversi su un piccolo triciclo e questo era motivo di enorme sofferenza. Le piccole ruote del mezzo, infatti, erano sensibili ad ogni lieve irregolarità del fondo stradale. Quelle che per la ruota di una normale bici erano delle piccole buche divenivano per le rotelle del triciclo delle immense voragini da cui era quasi impossibile sfuggire. Per non parlare delle griglie dei tombini, vere e proprie trappole mortali che spesso provocavano paurose cadute del piccolo ciclista.
Inutile dire che a causa della bassa velocità del mezzo, del manto stradale diffusamente dissestato, della presenza di cunette e tombini vari, il nostro Assessore era sempre e perennemente in ritardo. Noi ragazzi lo vedevamo spesso procedere faticosamente sul suo piccolo velocipede tra mille sobbalzi e ci divertivamo un sacco a tirargli delle palline di carta con le cannucce delle nostre penne. Ogni tanto incappava in una buca e stramazzava per terra tra le nostre risate di scherno.
Per questo era preoccupato. La puntualità strategica richiesta dal Sindaco era fuori dalla sua portata e di quella del suo mezzo di locomozione. Decise allora di partire da casa con ampio anticipo, portando con sé uno zainetto con dentro una grande tavoletta di legno, ricavata dalla seduta di una vecchia sedia abbandonata nella Sala Consiliare. Sulla tavoletta aveva appiccicato con la colla un breve discorso scritto a grandi lettere. Sicuramente un ottimo strumento di difesa.
Le rotelline del triciclo si avviarono cigolando verso la piazza appena il sole si mosse oltre l'orizzonte per lasciare posto alla lunga notte di San Silvestro. L'assessore aveva indossato il vestito dei giorni migliori, lo zainetto sulle spalle e mentre pedalava ripeteva a mente il breve discorso che avrebbe dovuto pronunciare sul palco poco prima di mezzanotte, allo scopo di far sfogare i cittadini prima del lungo e articolato comizio del sindaco.
Era poco oltre la metà del suo percorso. Appena imboccato il lungo viale che lo avrebbe portato in piazza sentì un ringhio rabbioso provenire dal buio davanti a sé. Orientò il fanale a led, legato con del nastro adesivo al manubrio del triciclo, verso il centro della strada. La fredda luce illuminò un piccolo ma ferocissimo volpino, in posa come un'artista del circo in mezzo alla pista. Ad una persona di statura e coraggio normale l'apparizione non avrebbe stimolato alcun effetto sensibile, ma al piccolo e pavido Assessore quell'animale faceva l'effetto di un enorme drago. Dapprima restò immobile sperando che la piccola creatura perdesse rapidamente interesse, poi tentò uno scatto ma l'animale sottolineò con un ringhio la sua feroce disapprovazione.
Il nostro uomo a questo punto decise di rimanere immobile, almeno finchè non fosse passato qualcuno a dargli una mano. Sulla fronte insieme a minuscole gocce fredde di sudore scorreva il ricordo di Fuffy, il cagnolino della vicina di casa, che ogni mattina lo accompagnava a scuola cercando costantemente di azzannargli i teneri polpacci. E in cinque anni c'era riuscito più di una volta.
Passarono due ore senza che per la strada fosse passata anima viva. Poi, all'improvviso, il miracolo: la piccola creatura con uno starnuto plateale abbandonava trotterellando la difesa del suo territorio.
L'assessore ebbe un sussulto. Riprese prontamente a pedalare, spingendo il triciclo con tutte le sue forze ma i botti che si iniziavano a sentire in lontananza e l'inesorabile lentezza con cui procedeva gli fecero presto capire che era ormai troppo tardi. Si fermò e si sedette stancamente sul ciglio del vecchio marciapiede, la testa tra le mani, le cartacce sospinte dal vento che gli si attaccavano addosso. In lontananza si sentiva la voce del Sindaco, rotta dal fragore dei botti, che dava inizio al suo discorso: “I have a dream that one day.....”.