Riportiamo le conclusioni del Sindaco di Maglie, dott. Antonio Fitto, dell'incontro pubblico per la consegna della petizione alla chiusura incondizionata del centro storico al traffico motorizzato promossa da Fiab IL CICLONE onlus (13 gennaio 2011).
“Ma io ringrazio il Ciclone per l'opportunità che ci hanno dato oggi di confrontarci. Non abbiamo sentito nulla di nuovo come dire oltre a quello che sapevamo già. Magari qualcosa di nuovo lo abbiamo detto all'inizio del mio intervento rispondendo di fatto a tutte le osservazioni che sono state fatte.
Perchè se qualcuno ha voluto dire qualcosa di più, come pure è stata detta, ha fatto riferimento alla chiusura, il consigliere Giannuzzi che si è inventato stasera perchè in effetti il Ciclone e le esigenze degli utenti di Maglie chiedono ben altro rispetto ad un serpentello di chiusura che ci è indicato oggi e credo che non sia stato assolutamente aggiunto nulla.
Il discorso magari che avevo trascurato era quello della sicurezza stradale che tra l'altro ci vede impegnati a realizzare in questi giorni il progetto che verrà …..... che è stato ricordato prima con i passaggi pedonali rialzati che certamente oltre a favorire il passaggio dei pedoni servirà sostanzialmente e seriamente a rallentare il traffico.
Qualcuno ha fatto delle domandi precise, abbiamo richiamato il piano traffico.
Certo il piano traffico. Il piano traffico deve partire da alcune considerazioni che siano libere dai legacci che noi abbiamo ancora con il passato, dobbiamo liberarci completamente di questi legacci. Chi questi legacci fa finta di non conoscerli pur avendoli in casa sbaglia di grosso, perchè di fatto siamo a Maglie e tutti conosciamo quali sono i legacci, quali sono gli impegni, quali sono gli ostacoli economici che oggi non ci consentono o non hanno consentito sino ad oggi all'Amministrazione di avere le mani libere per agire diversamente.
Anche quella, Maurizio, di impegnare una società che gestisce i parcheggi, di una ulteriore spesa per sostituire dei parcheggi che sono privati e che naturalmente hanno necessità proprio perchè sono privati di un certo costo che non possono essere sostitutivi di parcheggi che già hanno un costo
per la stessa società che ne ha altri.
Allora se uno fa uno più uno invece di capire che uno piu uno fa due e non può fare uno e allora certe domande non verrebbero fatte pur avendolo posto il problema oggi.
Quindi chiuso il discorso (discussione).
(Maurizio Forte): non ho capito la risposta.
Ritorniamo al discorso iniziale.
Cioè tu hai fatto un riferimento a un parcheggio privato che per essere utilizzato dalla struttura pubblica perchè il privato ha tentato di utilizzarlo e non ha avuto evidentemente dei benefici ha necessità ad affidarlo ad una struttura pubblica perchè il parcheggio deve essere gestito dal discorso della mobilità, della gestione delle mobilità dalla struttura pubblica.
Se la struttura pubblica ha già dei costi che gli vengono da alcuni contratti ancora in essere per gli impegni già presi, secondo te può sostituire o aggiungere altri costi sostituendoli a quelli per cui ha già dei costi?
Io faccio una domanda a te. Se tu fossi impresa e pagassi 100 lire per utilizzare 10 parcheggi andresti a pagare 6 lire per realizzare altri parcheggi continuando a pagare 10 euro di parcheggio?
(Maurizio Forte): Stiamo parlando di quanti posti macchina?
Stiamo parlando di 61 posti macchina che sono importanti, che comunque rappresentano nell'equilibrio difficile che evidentemente non conosci.
(Maurizio Forte): Quanti ne gestisce l'MTA?
350.
(Maurizio Forte): Solo megaparcheggio, più quelli a raso?
350 sono quelli a raso.
(Maurizio Forte) ….stiamo parlando di 60 posti macchina su 700.
Stiamo parlando di un equilibrio economico che se soltanto avessi tu la curiosità di andare a vedere che poi fra l'altro anche sono discorsi pubblici, è pubblico gli incassi delle varie zone di parcheggio di Maglie, ti renderesti conto di aver detto una cosa che forse in tempo diverso non avresti detto.
Quindi diciamo che tutto si risolve nel discorso che ho fatto io nell'intervento.
L'amministrazione è a fianco del Ciclone e a fianco dei cittadini che vogliono una migliore vivibilità ma la stiamo percorrendo nei tempi giusti perchè fino ad oggi non c'erano le possibilità per percorrere un percorso che oggi invece possiamo percorrere tranquillamente. Avremo certamente delle difficoltà come dice Demetrio Pacella, ma speriamo di superare in tempi più brevi rispetto a quelli indicati da lui perchè abbiamo la necessità di avviare un discorso diverso che dia organizzazione, che dia ordine, che dia migliore vivibilità.
Accanto a quello ci auguriamo di vedere anche finanziati dei progetti non fra cinque anni come la cassandra Paolo Sansò ha voluto dire in questa riunione ma ci auguriamo …. in cinque mesi piuttosto che cinque anni in modo da poter dare anche delle risposte ... ad un discorso che interessa evidentemente molto i cicloamatori.
Chiudendo il discorso iniziale, perchè non conosci la realtà di Maglie, il discorso che ho fatto io rispondeva esattamente a quello che hai detto. Perchè andare a integrare quella che ho voluto definire e sono convinto, sia e possa essere ancora una grossa risorsa per la città, quella del megaparcheggio sulla via Otranto, al di fuori del centro urbano ma non lontano dal centro urbano integrandola dal punto di vista commerciale e di vivibilità e di integrazione nel tessuto urbano certamente porterà i cittadini ad utilizzare quel parcheggio e a non riprendere la macchina per andare al centro.
Perchè al contrario di quello che dice Demetrio Pacella, è assurdo. Se uno lo fa una volta, se parcheggia lì la macchina per curiosità e poi prende la macchina per andare in piazza si rende conto di essere un cretino. Perchè finchè arriva in piazza e gira per trovare un parcheggio ha impiegato 10 volte il tempo che avrebbe impegato se fosse andato a piedi. Cosa che oggi non fa perchè non conosce quella realtà. Invece noi dobbiamo farla conoscere, dobbiamo farla utilizzare, dobbiamo fare mettere in condizioni l'utente di andare in piazza o al centro lasciando la macchina fuori del centro urbano.
Però è un impegno che noi abbiamo che dobbiamo coniugare anche con alcune esigenze economiche che lei che non conosce ma che i consiglieri comunali e i concittadini conoscono bene."
Chiaro no? Seguite il solco che non è finita....
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