domenica 8 aprile 2012

Il ventre dell'architetto / 2 - Banani




Immagino la scena.
Presidente della Provincia:-Bene, caro architetto. Abbiamo deciso di realizzare due belle e funzionali rotatorie lungo la tangenziale ovest di Maglie. Mi raccomando: dobbiamo fare una bella figura!-.
L'architetto annuì soddisfatto per l'incarico ricevuto e si mise subito al lavoro. - Quindi dobbiamo considerare che le rotatorie si troveranno lungo le principali direttrici di entrata a Maglie. Prima di tutto ci mettiamo un bel lampione centrale per illuminare adeguatamente la rotatoria, rendendola ben evidente agli automobilisti. Il problema principale è trovare una adeguata copertura alle grandi aree circolari che andremo a realizzare. Dobbiamo fare le cose per bene...- ragionava nel suo studio il buon architetto – dobbiamo fare le cose per bene.
Si fermò quindi a riflettere. Dopo un paio d'ore di intensa meditazione era pronto.- Ho trovato! Trasformeremo la rotatoria in un bellissimo giardino, una piccola macchia mediterranea: alloro, rosmarino, mirto, corbezzolo, ginepro, fico, oleastro, carrubo, lentisco, ginestre, cisto, ecc. . Avremo così il vantaggio di non dover prevedere alcun impianto di irrigazione (se non per i primi due anni solo nella stagione secca) e di avere bassi costi di manutenzione. Un bel giardino mediterraneo piantato in mezzo al nastro d'asfalto, una piccola oasi di verde nel deserto antropico.
Il volto dell'architetto era rosso per lo sforzo creativo, gli occhi facevano trapelare una gioia infantile.



Alla fine il progetto fu pronto, le rotatorie realizzate, le grandi aree circolari sistemate. Dopo mesi di intenso lavoro l'area verde delle rotatorie gridava al cielo la propria vittoria sul nastro d'asfalto.

Ma da quel giorno l'architetto non dorme più. Ogni notte sente sul suo ventre l'urlo delle foglie secche dei banani piantati nel mezzo di un prato inglese, le vibrazioni del pozzo realizzato per irrigare le piante, il rumore delle turbine della centrale a carbone di Cerano che alimentano la pompa elettrica necessaria per sollevare dalle viscere della Terra la preziosa acqua,
E nelle notti insonni con le mani sul ventre secca insieme al banano l'idea di una società intelligente, capace di realizzare delle opere funzionali, economiche ed ecologiche, attenta a non sprecare il denaro pubblico.

Lasciamo che le ruote delle nostre bici facciano il solco...

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