mercoledì 29 agosto 2012
domenica 26 agosto 2012
Un colpo di genio....
Ormai ci siamo.
Il parco giochi diventa una barriera spartitraffico. Un'isola di verde fasciata da due corsie pavimentate con dei graziosi elementi autobloccanti.
Il posto ideale dove confinare un povero bambino, sperando che si diverta tanto e che non gli venga mai in mente di attraversare la strada (sarebbe morte certa, quale automobilista si aspetterebbe di piombare con l'auto in mezzo ad un parco giochi?) e di respirare troppo profondamente (anche in questo caso i gas esausti delle auto in transito e le polveri sottili risollevate dai pneumatici non gli lascerebbero scampo).
Quando di dice: un colpo di genio.
mercoledì 22 agosto 2012
Ricordi di viaggio: L'Ultima Crociata 3 (Oria, 9-11 agosto 2008)
Quattro anni fa un agguerrito manipolo di soci di Fiab
IL CICLONE sperimentava per la prima volta l'euforia di un viaggio in
bicicletta. La meta era Oria in festa per il Torneo dei Rioni.
L'avventura suscitò una emozione così forte e intensa che una volta tornato a casa scrissi un piccolo libello per fissare gli episodi salienti del viaggio ed alcune riflessioni.
Oggi, a distanza di quattro anni da quel viaggio di iniziazione, mi piace riportare su questo blog la terza selezione delle mie personali note di viaggio.
L'avventura suscitò una emozione così forte e intensa che una volta tornato a casa scrissi un piccolo libello per fissare gli episodi salienti del viaggio ed alcune riflessioni.
Oggi, a distanza di quattro anni da quel viaggio di iniziazione, mi piace riportare su questo blog la terza selezione delle mie personali note di viaggio.
Ovvero
la
storia
di
Salvatore
e
di
un
battesimo
dimenticato.
“Vengo
con
voi
sino
ad
un
certo
punto
e
poi
rientro
a
Maglie.
Mi
dispiace
verrei
con
voi
sino
ad
Oria,
ma
domani
devo
essere
al
battesimo
di
mio
nipote.
Non
posso
mancare.”
Così
Salvatore annunciava alle ore 5.00 in Piazza A.Moro l'inizio della
sua pedalata.
Il
percorso
comincia
a
materializzarsi
nel
fresco
del
mattino
sotto
la
spinta
di
potenti
pedalate.
Salvatore
è
già
a
Cutrofiano
(ore
5.50;
km
9),
Galatina
(ore
6.25;
km
15)
procedendo
lentamente
ma
inesorabilmente
lungo
la
piega
spazio-temporale
che
ci
trasferirà
ad
Oria.
E
così
pedalata
dopo
pedalata
lo
spazio
e
il
tempo
cominciano
a
dilatarsi.
Il
battesimo
è
presto
diluito
nei
meandri
del
labirinto
ipnotico
delineato
dalle
stradine
di
campagna,
il
ricordo
dell'impegno
si
dilata
all'infinito
per
svanire
nei
minuti
ormai
divenuti
secoli.
Collemeto
(ore
7.15;
km
22),
Copertino
(ore
8.15;
km
30),
Campi
Salentina
(ore
10.50;
km
46),
la
pausa
a
Cellino
(ore
12.30-15.00,
km
65
)
ed
ecco
apparire
l'agognata
Oria
(ore
18.30;
km
110),
poco
oltre
l'orizzonte
metabolico
di
Salvatore.
Alle
ore
18.30,
dopo
aver
attraversato
una
stradina
in
mezzo
a
due
cimiteri,
la
porta
spazio-temporale
si
chiude:
Salvatore
si
schianta
nella
dimensione
abituale
dello
spazio
e
del
tempo
dominato
dall'
imminente
ma
ormai
irraggiungibile
battesimo,
che
si
staglia
come
un
enorme
e
minaccioso
monolite
sul
suo
paesaggio
mentale.
L'essenziale
ciclista
cerca
per
un
momento
di
trovare
una
soluzione
alla
imbarazzante
situazione,
ma
il
corpo
affamato
lo
conduce
rapidamente
alla
trattoria
di
Saverio
dove
insieme
agli
altri
crociati
concluderà
in
bellezza
la
lunghissima
giornata.
La
notte
coglierà
l'essenziale
ciclista
nel
riposo
del
giusto,
reso
umido
dalla
temperatura
rovente.
L'indomani
mattina
cercherà
di
spiegare
alla
sorella
le
ragioni
della
sua
assenza
che
non
è
da
imputare
a cattiva
volontà
o
negligenza
ma
a
voragini
spazio-temporali
comparse
all’improvviso
lungo
il
percorso,
a
generosi
alberi
da
frutto
inchinatisi
al
passaggio
degli
ultimi
crociati,
a
piccole
città
sconosciute
che
hanno
saputo
offrire
ristoro
e
conforto.
Gli
ultimi
crociati
che
gli
fanno
da
corona
sul
sacrato
della
chiesa,
palcoscenico
della
surreale
conversazione
telefonica,
annuiscono
sottolineando
silenziosi
le
affermazioni
più
straordinarie
dell'essenziale
ciclista.
Loro,
gli
iniziati,
comprendono.
La
sorella,
i
parenti
e
gli
invitati
tutti
probabilmente
non
lo
perdoneranno
mai.
domenica 19 agosto 2012
Rcordi di viaggio: L'Ultima Crociata 2 (Oria, 9-11 agosto 2008)
Quattro anni fa un agguerrito manipolo di soci di Fiab
IL CICLONE sperimentava per la prima volta l'euforia di un viaggio in
bicicletta. La meta era Oria in festa per il Torneo dei Rioni.
L'avventura suscitò una emozione così forte e intensa che una volta tornato a casa scrissi un piccolo libello per fissare gli episodi salienti del viaggio ed alcune riflessioni.
Oggi, a distanza di quattro anni da quel viaggio di iniziazione, mi piace riportare su questo blog la seconda selezione delle mie personali note di viaggio.
L'avventura suscitò una emozione così forte e intensa che una volta tornato a casa scrissi un piccolo libello per fissare gli episodi salienti del viaggio ed alcune riflessioni.
Oggi, a distanza di quattro anni da quel viaggio di iniziazione, mi piace riportare su questo blog la seconda selezione delle mie personali note di viaggio.
L'Ultima Crociata (Oria, 9-10-11 agosto 2012) ovvero in viaggio all'interno di nuovi spazi geografici e dimensioni temporali.
Oria è lì, dietro l'angolo. Poco più di 100 chilometri di superstrada e neanche un'ora di percorrenza in automobile. La noia del viaggio è ammazzata da una sigaretta fumata con condizionatore e stereo accesi. L'organismo sprofondato in posizione fetale nella poltrona di guida, inattivo dietro al volante, reagisce accumulando colesterolo e trigliceridi, ipertensione e noia.
Ma in bici è diverso. Il movimento ipnotico della pedalata spalanca le porte dello spazio e del tempo. Il paese medievale viene raggiunto partendo da Maglie all'alba, per sfruttare le ore più fresche della giornata. Seguiranno 10 ore in sella, lungo stradine di campagna mai percorse, attraversando paesaggi di colpo tornati sconosciuti (in che paese siamo arrivati? E' la prima domanda che mi rivolgono i compagni d'aventura appena entriamo in un centro urbano).
L'unica, fresca fontanella nel centro storico di Campi Salentina, chiuso inaspettatamente al traffico veicolare, diventa un'oasi nel deserto, eccita gli animi più giovani subito impegnati in giochi acquatici, ristora la mente ed il corpo dalle cinque ore di pedalata compiute con temperature crescenti ed infine infuocate.
In quale sogno (o incubo) fantastico avremmo mai immaginato di rinfrancarci dalla calura del mezzogiorno di agosto all'ombra degli ulivi di Albano? Uno dopo l'altro ci abbandoniamo al nostro destino, lasciando sciogliere la fatica su un verde prato o su una fresca panchina.
Arriveremo ad Oria al tramonto. Ma la sensazione è quella di aver pedalato per una settimana. Gli eventi trascorsi nella lunga giornata sono lontani e ora giacciono appesi su alberi di fico e mandorli, avvolti in camere d'aria forate, disciolti in innumerevoli borracce d'acqua, agganciati a risate senza fine.
Ma ormai Oria è davanti a noi. Una fugace apparizione del castello dominato da nubi e rombi di pioggia, ci prepara al rientro nella abituale dimensione dello spazio e del tempo.mercoledì 15 agosto 2012
domenica 12 agosto 2012
Ricordi di viaggio: L'ultima crociata 1 (Oria, 9-11 agosto 2008)
Quattro anni fa un agguerrito manipolo di soci di Fiab IL CICLONE sperimentava per la prima volta l'euforia di un viaggio in bicicletta. La meta era Oria in festa per il Torneo dei Rioni.
L'avventura suscitò una emozione così forte e intensa che una volta tornato a casa scrissi un piccolo libello per fissare gli episodi salienti del viaggio ed alcune riflessioni.
Oggi, a distanza di quattro anni da quel viaggio di iniziazione, mi piace riportare su questo blog qualcuna delle mie personali note di viaggio.
L'avventura suscitò una emozione così forte e intensa che una volta tornato a casa scrissi un piccolo libello per fissare gli episodi salienti del viaggio ed alcune riflessioni.
Oggi, a distanza di quattro anni da quel viaggio di iniziazione, mi piace riportare su questo blog qualcuna delle mie personali note di viaggio.
L'Ultima Crociata (Oria, 9-10-11 agosto 2008) ovvero ai limiti dell'orizzonte metabolico.
Quanti chilometri possiamo compiere a piedi senza sforzo esagerato?
Quanta strada possiamo percorrere in bici prima dello sfinimento?
Qual è il nostro orizzonte metabolico , cioè la distanza massima giornaliera che possiamo compiere facilmente a piedi e/o in bici?
Quanti conoscono o stimano correttamente questo dato? A giudicare dal numero di automobili che circolano vorticosamente nel nostro piccolo villaggio, pochi esseri umani.
Il primo obiettivo del manipolo di uomini dell'Ultima Crociata è proprio questo: raggiungere il proprio orizzonte metabolico, sperando che sia oltre la cresta del cordone dunare fossile su cui sorge impietrito il castello di Federico II.mercoledì 8 agosto 2012
domenica 5 agosto 2012
La maledizione di Flora
Ci era riuscito. Nonostante si fosse limitato a galleggiare per cinque anni, schivando abilmente i tranelli progettati dall'opposizione e da qualche associazione "non allineata", ci era riuscito. La maggioranza dei votanti dell'allegro paesello aveva deciso di riconfermarlo Primo Cittadino per altri cinque anni.
Si preparò una grande festa con numerosi invitati come si conviene in ogni paese civile . Tutte le persone che contavano erano lì, a sgomitare per una foto ricordo con il Primo, per una fetta di torta, per un sorso di spumante. Tutti tranne Flora.
La dolce Flora che tanto si era prodigata in campagna elettorale a conferire una aspetto gradevole al palco da cui il nostro Primo Cittadino aveva farfugliato invettive contro i cittadini invidiosi che gli volevano male, contro le opposizioni che per anni avevano tramato e tramavano ancora per offuscarne l'immagine, contro quelle associazioni eversive che non volevano conformarsi alla chiara linea politica del Primo Cittadino: impegnarsi a fondo, costantemente, caparbiemente perchè nell'allegro paesello non cambi nulla.
La dolce Flora così ricercata e corteggiata da centinaia di paesi e paeselli di tutta Italia veniva palesemente trascurata dal nostro Primo.
L'invito negato trasformò la dolce Flora in una strega. E come si conviene per una strega, lanciò una terribile maledizione: qualsiasi albero, grande o piccolo, piantato sul suolo dell'allegro paesello avrebbe sviluppato in breve tempo delle radici così imponenti da minare dalle fondamenta dapprima le case vicine e, infine, lo stesso Palazzo di Città.
Il Primo Cittadino terrorizzato dalla terribile maledizione non ebbe dubbi e fece sradicare risoluto qualsiasi albero avesse iniziato a produrre dei ringonfiamenti della superficie del terreno. Inoltre proibì la piantumazione di qualsiasi alberello o arbusto (la prudenza non è mai troppa) sul territorio cittadino.
Da quel giorno vissero tutti felici e contenti nell'allegro paesello avvolto nel grigio cemento.
mercoledì 1 agosto 2012
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