domenica 24 giugno 2012
Il movimento costruttivo
E' tempo di crisi ma mangiamo troppo e ci muoviamo poco.
L'evoluzione ci ha donato un corpo da cacciatore-raccoglitore, modellato per vagare per ore e chilometri nella savana nella speranza di trovare qualcosa da mangiare e bere. Il progresso ha reso talmente facile la ricerca del cibo che è del tutto inutile muoversi. E la nostra grandiosa macchina metabolica ingrassa e si ammala.
A questo punto la decisione viene spontanea: mi iscrivo in palestra. Semplice a dire, impegnativo a farsi:
1) trovare il tempo da dedicare alla palestra
2) trovare il tempo per guadagnare i soldi che servono per iscriversi in palestra
3) mantenere la motivazione (che normalmente risiede nella pancia che flaccidamente portiamo appoggiata sulle ginocchia) uccidendo la noia mortale che si annida tra gli esercizi ripetitivi.
Certo lo spreco di energia è enorme.
Immaginate di fare dell'ottimo esercizio fisico lavorando gratuitamente per la comunità: togliere la ruggine e dipingere la vecchia ringhiera della scuola, adottare un'aiuola vicino casa, dedicarsi a lavori di manutenzione di case di riposo, ospedali, sedi di associazioni, dedicarsi alla cura del verde pubblico.
E ancora: muoversi in città a piedi e in bicicletta, vendere la seconda auto,
mangiare decisamento di meno.
I risultati sarebbero eccezionali:
1) denaro (non spenderemo i soldi per la palestra, per la benzina per andare in palestra e girare in città, per comprare cibo)
2) forma fisica (i lavori di giardinaggio, manutenzione, ecc. non hanno nulla da invidiare agli eserci fisici in palestra)
3) vivremo in un mondo più bello (la nostra salutare attività fisica ci donerà una città piena di aiuole fiorite, ringhiere verniciate, strade pulite)
4) saremo felici (non ci sono parole per descrivere il senso di soddisfazione nel vedere completato un lavoro compiuto con tenacia e sudore).
Affilate le ruote, seguite il solco.....
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